Carlo Verdone, ecco com’è iniziata la sua carriera: davvero incredibile

Com’è iniziata la sua carriera: vita “morte” e miracoli di uno dei grandissimi del cinema italiano. Stiamo parlando di Carlo Verdone. 

Di lui tanto si è scritto e tanto si è detto; sappiamo quasi tutto di lui, soprattutto della sua vita professionale, la sua carriera sulla quale lui stesso si è lasciato andare spesso al racconto di aneddoti ed episodi sulle sue esperienze davanti e dietro la cinepresa, soprattutto ai suoi inizi. 

Quanti possono dire di sapere però come tutto è iniziato? Partiamo dai “backstage” sulla vita di Carlo Verdone. 

Non che ci sia il bisogno di presentazioni, con un nome così, impossibile non pensare a personaggi che sono diventati iconici. 

Chi non conosce Jessica e Ivano? O Furio? Personaggi costruiti talmente sapientemente che oramai sono diventati addirittura archetipi cinematografici. Jessica e Ivano di Viaggi di Nozze (1995), Furio di Bianco rosso e Verdone (1981) e molti altri personaggi hanno saputo raccontare l’Italia agli italiani, e non solo. 

Amatissimo per la realisticità dei suoi personaggi Carlo Verdone è da sempre un regista e attore molto amato tanto che ha colonizzato anche la piattaforma di streaming di Amazon Prime con la sua prima serie Tv “Vita da Carlo!” in cui lui ironizza (e non solo) sulla propria vita.

Qui scopriamo che la sua lunga e onorata carriera è iniziata nel teatro degli anni 70 a Roma, sua città natale. Dopo la maturità classica, la laurea in Lettere moderne si diploma in regia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma e si fa notare sia per il talento registico e, con la contemporanea esperienza di burattinaio alla scuola di Maria Signorelli, dimostra grandi capacità anche nell’imitazione di personaggi famosi, 

Dopo di che nel 1977 è sbarcato in tv con il programma cult “Non stop” grazie a cui debutterà poi nel 1980 nel suo primo film da regista  “Un sacco bello” prodotto da Sergio Leone, con il quale vinse il David di Donatello e un Nastro d’argento

La carriera di Carlo prende il volo verso vette sempre più alte. La sua verve camaleontica avrà ampia espressione poi in film come Borotalco (1982 – vera grande prova da regista e scrittore), Acqua e sapone (1983), Troppo forte (1986) e Compagni di scuola (1988) che lo consacrano come inventore di un “bestiario” romano, sebbene soprattutto dopo Compagni di Scuola decide di accentuare le venature malinconiche del suo umorismo, aggiungendo molte sfumature amare alle sue commedie in una commistione sapiente di dramma e comicità uniche.

A queste grandi doti registe e attoriali si affianca la capacità di mettersi al servizio di altri attori. Ed è nel 1982 interpreta il figlio di Alberto Sordi, colui che viene considerato il suo “padrino” cinematografico nella commedia In viaggio con papà.

Una parabola artistica che lo vede affiancare tanti altri attori importanti del cinema italiano come Eleonora Giorgi, Enrico Montesano, Adriano Celentano e Diego Abatantuono (in Grand Hotel Excelsior), Renato Pozzetto ( in Sette chili in sette giorni) e a seguire con Francesca Neri e Sergio Rubini, Margherita Buy e Asia Argento.
Insomma Carlo Verdone, attore-regista-sceneggiatre è un’istituzione, una fetta di storia del cinema italiano.