Laura Pausini, dopo la drammatica morte nessuno si aspettava la nascita miracolosa

Figlia del miracolo. Dopo una drammatica perdita, Laura Pausini si racconta le conseguenze di quella situazione  

Laura Pausini

Era il 27 febbraio 1993 il giorno che cambiò per sempre la storia della musica italiana: sul palco del Festival di Sanremo, sezione giovani sale quella che è diventata l’icona della musica italiana nel mondo intero: Laura Pausini canta “La solitudine” e il Teatro Ariston esplode. E con lui anche la carriera di Laura, che non si è mai più fermata, 

Una carriera inarrestabile, ricca di successi, premi, dischi venduti, soddisfazioni e collaborazioni con artisti di livello mondiale, tanto da vincere il Golden Globe del 2021 grazie a “Io sì”, colonna del film di Edoardo Ponti “La vita davanti a sé”  con Sophia Loren, premiato come miglior canzone originale. La prima a vincere un Globe per una canzone in italiano tanto da dedicare la sua vittoria “a quella ragazzina che 28 anni fa ha vinto Sanremo e mai si sarebbe aspettata di arrivare così lontano”. 

Talmente lontano che addirittura Amazon Prime Video ha lanciato un docufilm che ripercorre la sua carriera e immagina come sarebbe stata la sua vita se non avesse vinto il Festival di Sanremo 1993: “Laura Pausini – Piacere di conoscerti”, ideato da Laura ( che ne ha curato ovviamente la colonna sonora – il suo ultimo brano: “Scatola”) e  diretto da Ivan Cotroneo e Monica Rametta

Nella pellicola si ripercorrono le principali tappe della ormai trentennale carriera della cantante italiana più famosa nel mondo, ma se tutto sembra luccicare nella vita di Laura, la realtà è ben diversa e ci sono alcuni coni d’ombra sui quali Laura stessa ha deciso di fare luce durante una toccante intervista. 

Laura si è raccontata a cuore aperto, di come è nata l’idea del docufilm, di quelle che sono state le emozioni e i retroscena di quanto è stato girato, ma soprattutto della sua vita, dei momenti felici, come quello della nascita della figlia Paola, l’evento che Laura stessa definisce il più importante della sua vita “Quello con mia figlia Paola, quando me l’hanno messa sul petto è come se mi avesse spiegato perché vivo, è la mia forza”.

Ma anche del terribile dolore per una perdita, quella del fratello Marcello, morto ancor prima che lei nascesse: “I miei genitori, prima di avere me e mia sorella Silvia, hanno perso un figlio e lo avrebbero chiamato Marcello. E quando aspettavano me, che chiamavano “la figlia del miracolo” perché avevano detto che mia madre non avrebbe più potuto avere figli, non sapevano se sarei stata maschio o femmina. Loro pensavano che fossi un maschio e mi avrebbero chiamato Marcello. Anche io ho sempre pensato che se avessi avuto un figlio maschio lo avrei chiamato così” e infatti nel film suo figlio si chiama proprio Marcello. 

Ma, come ben si sa, la vita può togliere tanto ma donare altrettanto, se non di più: di lì a poco, Laura Pausini è arrivata a bussare nella vita dei suoi genitori, donandogli la gioia più grande.