Caterina Balivo, “corsa in ospedale” la sua vita in pericolo. Situazione drammatica

È una delle conduttrici più sorridenti e gioiose della televisione italiana: Caterina Balivo è stata per molti anni presenza fissa dei pomeriggi Rai. Nonostante il suo splendido sorriso, anche lei ha vissuto momenti difficili e di grave pericolo. 

Caterina Balivo

Ex modella, valletta e conduttrice tv, Caterina esordisce nel 1999 a Miss Italia dove si aggiudica il terzo posto alla finale del concorso di Salsomaggiore Terme. Da lì la sua carriera è tutta in discesa, in diverse produzioni, dal varietà ad Uno Mattina, programmi pomeridiani e show in prima serata sempre in casa Rai. 

Ultimamente è stata protagonista di una intervista sul mensile Ok Salute in cui ha raccontato un episodio della sua infanzia non noto e che vede come “attrice” principale una Caterina di appena qualche mese. 

Fin da piccina Caterina era un piccolo terremoto, a soli 7 mesi già camminava e a poco più di un anno, usciva dalla culla nel cuore della notte e andava in salone a giocare da sola. I genitori le hanno raccontato che riusciva anche ad accendere le luci della stanza, essendo gli interruttori particolarmente bassi e a “misura di bambino”, cosa che oggi farebbe impallidire anche il più temerario tra i pedagogisti. 

La mamma e il papà, che  erano molto giovani, di soli  29 e 24 anni, alle prese per la prima volta con l’esperienza di genitori di una bambina di pochi mesi vissero un momento davvero terribile e difficile. Un giorno, racconta la Balivo, quando aveva pochi mesi, sua madre ebbe la necessità di doverla lasciare ad una vicina per poco più di un’ora. Un breve tempo che per poco non si rivelò fatale per la bambina.

La madre, ritornata a prendere la piccola Caterina si accorse subito che c’era qualcosa che non andava, la bambina “sbandava” e non riusciva a stare in piedi e camminare e il visino era diventato molto rosso. Fortunatamente mamma Balivo decise di correre all’ospedale per capire cosa stava succedendo. Lì la terribile diagnosi: “principio di avvelenamento, serve una lavanda gastrica”.

La piccola Caterina aveva infatti ingerito del detersivo e stava rischiando di morire per cui era necessario intervenire immediatamente per salvarle la vita. L’idea di questa situazione, non piaceva sicuramente ai genitori, ma era l’unica soluzione per salvare la vita alla figlia. Era il 1980.

Da quell’esperienza però uscirono traumatizzati tutti. Fortunatamente tutto andò per il meglio e Caterina racconta nell’intervista che la madre però si sentì sempre in colpa per averla lasciata con la vicina e dopo il grande spavento decise di non perderla mai più di vista, rendendo nel tempo il loro rapporto incredibilmente forte. Lei è ancora oggi terrorizzata dagli ospedali al punto che quando deve andare a far visita a qualcuno ricoverato, inizia a stare male almeno tre giorni prima.