Chi ha mai visto Enzo Iacchetti triste e immusonito? siamo abituati a vederlo gioioso e sorridente e con la battuta pronta. Purtroppo non è tutto oro quello che luccica e dietro il sorriso si nascondono le lacrime.
Un dolore devastante è quello che colpisce un padre davanti alla malattia di un figlio; qualcosa che nessun padre vorrebbe mai accadesse, eppure spesso bisogna affrontare questo immenso dolore.
Enzo Iacchetti lo sa bene. Storico conduttore della televisione italiana, comico amatissimo dal pubblico per il suo carattere genuino, gioioso e sensibile, nel suo cuore custodisce un grande dolore per il figlio Martino.
Famoso per la sua spiazzante ironia, Iacchetti è da sempre stato in grado di strappare almeno un sorriso al suo pubblico, un talento noto da tutti. Talento che no lo ha mai abbandonato nella lotta con suo figlio Martino contro la malattia.
Due vite sconvolte e provate, quelle di un padre e di un figlio, da un male devastante che ha cambiato la loro vita.
È riduttivo cercare di riassumere la carriera e la vita di Enzo Iacchetti in poche righe, una carriera lunghissima e ricca di soddisfazioni e successi e che è iniziata nel campo musicale.
Solo dopo sono arrivati i palcoscenici teatrali e televisivi, e da un trentennio fa coppia con il compare Ezio Greggio alla conduzione del TG satirico “Striscia la Notizia”: un duo iconico, la vera coppia di ferro di Canale Cinque, ineguagliabile per spontaneità e naturalezza.
Della sua vita privata si sa poco, ma Iacchetti non ha mai fatto mistero della relazione con la ex velina bionda Maddalena Corvaglia, al tempo una delle love story più chiacchierate dopo quella della collega Elisabetta Canalis e Bobo Vieri. Ma prima di Maddalena c’è stata Roberta, la madre di Martino.
Martino Iacchetti, classe 1986, dai 16 ai 22 anni ha affrontato una malattia che gli ha sconvolto la vita. E insieme alla sua ha sconvolto anche quella del padre Enzo. A parlare della malattia di suo figlio Martino è stato proprio papà Iacchetti durante un’intervista a Verissimo, nel salotto di Silvia Toffanin “Non abbiamo mai esorcizzato, poi è venuta voglia di raccontarlo.
È una cosa che non dimentichiamo. Mio figlio è stato fortunato a posteriori, ma ha passato un’adolescenza bruttissima. Poi abbiamo trovato il grande che ha risolto il suo problema. […] In alcuni casi la notorietà ha aiutato. Il fatto di essere famoso ti aiuta di più rispetto a tante persone vittime di tragedie”.
Grazie alla notorietà Iacchetti è riuscito a trovare specialisti che potessero aiutare suo figlio a combattere la strana e rara malattia che lo aveva colpito.
Iacchetti non ha mai specificato quale fosse la malattia rara di cui ha sofferto suo figlio Martino, ma come ogni padre avrebbe fatto, ha cercato in tutti i modi di aiutare il figlio a trovare una cura e ridare al figlio la spensieratezza dell’adolescenza che stava andando perduta. “Ha passato degli anni difficilissimi ed è stato molto bravo, rideva sempre. Non ha mai pensato di stare in un grande pericolo, anche se ha sempre voluto sapere quello che gli stava succedendo”.